The Falcon & the Winter Soldier, la regista: "Ecco perché la Marvel non fa normale TV"

The Falcon & the Winter Soldier, la regista: 'Ecco perché la Marvel non fa normale TV'
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Nel corso di una recente intervista concessa a Variety, Kari Skogland ha provato a spiegare il diverso approccio adottato dai Marvel Studios per le sue serie in streaming e il perché sono diverse da qualsiasi cosa rientri nell'insieme della "normale televisione". Proprio Skogland è reduce dall'esperienza con The Falcon & the Winter Soldier.

La regista, reduce dalla conclusione di The Falcon and The Winter Soldier, terminata con una potente rivelazione e un messaggio politico non indifferente per la popolazione afroamericana e in generale per tutte quelle che vengono ancora definite minoranze etniche negli Stati Uniti, ha affermato quanto segue sul diverso approccio al mezzo televisivo da parte della Marvel, rispetto alla concorrenza:

"È una sfumatura, ma penso che venga colta sempre di più dal pubblico perché il lavoro onestamente in queste grandi ed epiche miniserie o spettacoli è grandioso... Ero nella stanza degli scrittori in modo da poter davvero assorbire ciò che veniva detto ed essere parte del processo creativo facendo dialogare le idee. Mentre stavamo lavorando alla produzione, creavamo le scene nel workshop e poi chiedevamo che venissero riscritte. Quindi [Malcolm Spellman] si è rivelato una parte importante dell'intero processo, ma si è svolto tutto in un modo meccanico leggermente diverso dalla norma. Onestamente, è molto efficace ed efficiente, perché è semplicemente troppo lavoro per una sola persona".

Sicuramente anche il pubblico avrà notato che serie come WandaVision e appunto The Falcon and The Winter Soldier molto diverse dalle solite serie TV cui eravamo abituati in passato non hanno la profondità di certi show HBO ma nemmeno la vacuità di alcune sit-com, ma riescono abilmente a far convivere questi due aspetti in maniera leggera e originale.

La prossima serie Marvel ad arrivare in streaming sarà Loki prevista per il prossimo giugno due giorni prima rispetto a quanto precedentemente annunciato.