The Last Dance svela un segreto su Michael Jordan ai tempi di Space Jam

The Last Dance svela un segreto su Michael Jordan ai tempi di Space Jam
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La stella degli Indiana Pacers, Reggie Miller, ha recentemente affermato che Michael Jordan, durante le riprese di Space Jam, film cult della seconda metà degli anni '90, sembrava essere quasi un vampiro.

Nell'ottavo episodio del documentario The Last Dance, andato in onda recentemente su ESPN, ha sottolineato infatti, quanto MJ fosse provato dagli allenamenti estenuanti e dagli impegni cinematrografici.

Il film che ha segnato un'intera generazione (e forse anche più di una), richiedeva fino a dodici ore al giorno di riprese, che venivano svolte dal lunedì al sabato. A queste Jordan doveva aggiungere almeno due ore di allenamento giornaliero. Ma il famoso cestista dei Chicago Bulls, si concedeva almeno altre tre ore di lanci con alcuni suoi colleghi dell'NBA al Jordan Dome.

Quelle partitelle erano "alcune delle migliori", afferma Miller in The Last Dance. "Non c'erano arbitri, quindi eri tu stesso a chiamare i falli subiti. Era tutto un poì più duro e crudo. Non so come abbia fatto. Non so come avesse l'energia per filmare tutto il giorno e poi giocare con noi ancora tre ore. Voglio dire, tiravamo fino alle 9 o alle 10 di sera, e lui doveva ancora fare sollevamento pesi, e la sua sveglia suonava circa alle 6 o alle 7 del mattino".

"Non so proprio come facesse" dice Miller. "Sembrava proprio un vampiro".

L'attesissimo sequel Space Jam: A New Legacy dovrebbe approdare nelle sale a luglio 2021 con protagonista LeBron James. Tra le notizie trapelate, sappiamo che il villain di Space Jam 2 dovrebbe essere Don Cheadle.