The Last Kingdom 5, perché la quinta stagione è l'ultima?

The Last Kingdom 5, perché la quinta stagione è l'ultima?
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Considerata la grande alternativa a Vikings per quanto riguarda le serie barbariche, The Last Kingdom si è chiusa da pochi giorni, su Netflix, alla sua quinta stagione, cui non farà seguito una sesta. Quanto piuttosto un brillante futuro su grande schermo, una delle ragioni dietro lo stop. Ecco cosa ci aspetta.

Il 9 marzo, nel bene e nel male, è destinata a diventare una data nefasta, per una buona fetta di appassionati di alcuni titoli Netflix. Proprio sei giorni fa, per una strana coincidenza, gli spettatori hanno dovuto dire addio a una storica serie presente su Netflix dal lontano 2016, anch’essa arrivata alla sua quinta stagione. Diciamo per strana coincidenza, perché anche The Last Kingdom è arrivata alla sua quinta stagione; anch’essa è uscita il 9 marzo scorso; che anche in questo caso non si vedrà seguire da una sesta. La comunicazione è arrivata nell’aprile del 2021, assieme all’annuncio di fine riprese della quinta stagione ormai sbarcata su catalogo.

Sono tante le ragioni dietro alla scelta di dare un taglio, per quanto sofferto, alla serie creata da Stephen Butchard e basata sul ciclo di romanzi Le storie dei re sassoni scritto da Bernard Cornwell. Se si guarda allo sviluppo drammaturgico e al glorioso futuro che attende l’adattamento dopo lo stop su piccolo schermo, in un certo senso le motivazioni sono molto simili alla fine di Peaky Blinders. In primo luogo – anche se, in questo, differisce dalla serie originale di Steven Knight – il materiale originale dei romanzi: ma a quello ci arriviamo. Secondariamente, il fatto che l’arco storico narrato è ovviamente a tempo.

Come per il numero di stagioni dello spinoff Vikings Valhalla – anche se nel caso di Butchard parliamo dei sassoni, rivali diretti – quella delle ere barbariche è una storia a scadenza, pronta a perire sotto i colpi del nuovo millennio, della cristianizzazione e del moderno assetto europeo basato (all’epoca) sulla società medievale e feudale. Quello portato dalla serie, come vuole anche il titolo, è l’ultimo baluardo: l’Ultimo Regno. Una lotta alla sopravvivenza che si preannuncia già conversione o morte. Ai vari protagonisti la scelta, come dovrà avvenire per i personaggi indecisi di Viking Valhalla, visto che le due serie sono relativamente contemporanee per ambientazioni.

L’altro grande fattore, come detto sono i romanzi, anche se andando a ripescare il materiale di Cornwell si nota che ancora tre mancano all’appello, pronti per essere adattati. E qui si arriva all’ultimo motivo, comune a Peaky Blinders e particolarmente interessante, nel rapporto fra piccolo e grande schermo. The Last Kingdom è infatti una delle tante serie che, dopo aver guadagnato ampio successo di pubblico, si sono rese conto di poter ambire a un film vero e proprio, per poi passare a degli show spin-off: si veda la trilogia filmica con Rick Grimes di TWD. Così sarà per lo show di Butchard, che si concluderà con un film dal titolo Seven Kings Must Die che adatterà gli ultimi romanzi rimasti.