The Mandalorian, quanto lavoro per Baby Yoda: 'Pupazzo e VFX dovevano essere identici'

The Mandalorian, quanto lavoro per Baby Yoda: 'Pupazzo e VFX dovevano essere identici'
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Che carino Baby Yoda, vero? A mesi dalla conclusione di The Mandalorian siamo ancora qui, tutti perdutamente innamorati di quella che è stata la vera star di questa prima stagione dello show ideato da Jon Favreau, con buona pace di Pedro Pascal.

Ciò che non tutti riescono ad immaginare, però, è l'incredibile lavoro dietro la costruzione di quell'adorabile esserino che ci ha accompagnati nel corso di questi primi episodi: dal primo momento è stato chiaro che l'approccio al personaggio fosse old school (più pupazzi, meno CGI), ma inevitabilmente anche i VFX hanno fatto la loro parte.

A raccontare la genesi di Baby Yoda è stato proprio il supervisore VFX di The Mandalorian, Richard Bluff: "Ne avevamo due versioni. Una era l'animatronic, che richiedeva circa cinque animatori per far muovere gli occhi, la testa, le braccia. L'altra versione era in CGI, per le rare volte in cui abbiamo avuto bisogno della CGI per qualche scena. Ma la versione in CGI doveva essere uguale a quella fisica" ha raccontato Bluff.

Un lavoro non indifferente, dunque, dietro quello che è stato sicuramente uno degli elementi più riusciti dello show. Baby Yoda, intanto, è protagonista anche di una linea di cereali di The Mandalorian; anche Werner Herzog si è poi detto sorpreso dall'incredibile successo di Baby Yoda.