The Walking Dead: Tom Payne favorevole all'addio alla Georgia per la legge anti-aborto

The Walking Dead: Tom Payne favorevole all'addio alla Georgia per la legge anti-aborto
di

Nelle ultime settimane sta sicuramente facendo discutere la discussione sull'approvazione della legge anti-aborto proposta nello stato americano della Georgia, sulla quale si deciderà a breve.

La Georgia, lo ricordiamo, è anche terreno fertile di produzioni cinematografiche e televisive ed è anche nota per ospitare le riprese di The Walking Dead. Dopo la ferma decisione di Netflix di abbandonare lo stato e ritirare tutti i suoi investimenti nello stato qualora la legge dovesse essere approvata, anche gli altri studi cinematografici si sono espressi alla stessa maniera, e ha risposto in egual modo anche la casa di produzione AMC, responsabile della produzione di The Walking Dead.

Il presidente di AMC aveva infatti dichiarato che avrebbe preso in considerazione l'ipotesi di abbandonare la produzione nello stato della Georgia in caso di approvazione e applicazione di tale legge: "Se questa legislazione altamente restrittiva dovesse entrare in vigore, rivaluteremo la nostra attività in Georgia".

Gli fa eco oggi Tom Payne, attore proprio del cast della serie, il quale pensa che AMC dovrebbe tutelare innanzitutto l'impiego e i diritti dei suoi dipendenti: "Penso che ogni tipo di decisione vada presa una volta che si deciderà qualcosa su questa legge, ma alla fine della giornata ciò che conta è che tutti pensano al proprio lavoro. Se tu assumi qualcuno, devi preoccuparti dei suoi diritti e di quello che può fare con la sua vita ed è quello che penso le società stiano facendo. Riguarda il mercato del lavoro in cui sono".

Ricordiamo che la legge che riduce drasticamente la possibilità di operare un aborto libero e consapevole è stata firmata lo scorso maggio dal governatore della Georgia Brian Kemp e che diverrà effettivo il 1° gennaio 2020, a meno che non venga cambiata nel frattempo. La legge in questione afferma l’illegalità di qualsiasi misura di aborto una volta che verrà confermato il battito cardiaco del feto – di solito nelle prime sei settimane, un periodo in cui la maggior parte delle donne non sa ancora di essere incinta.