The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich spiega il suo processo creativo

The Witcher, Lauren Schmidt Hissrich spiega il suo processo creativo
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Nel corso di una recente intervista promozionale, la showrunner Lauren Schmidt Hissrich ha parlato del suo processo creativo per The Witcher, la nuova serie fantasy prodotta e distribuita da Netflix.

Sull'adattare le raccolte di racconti che aprono la saga letteraria di Andrzej Sapkowski, la Hissrich ha dichiarato:

"Sapevo che volevo iniziare con i racconti, soprattutto perché mi sembravano davvero un'ottima base di introduzione per il Continente. I mostri che incontra Geralt in quei racconti, le creature che deve uccidere e i dilemmi morali che deve risolvere, sono le fondamenta di quel mondo. Questo è ciò che è il Continente, ed è stato davvero importante per me interpretarlo in questo modo. Ma volevo anche avere la libertà di far rappresentare altri momenti e altri personaggi, e di introdurli in un modo nuovo e inedito. C'è il personaggio di Triss, ad esempio, che incontriamo molto prima nella serie di quanto non facciamo nei libri. Questo perché so cosa le accadrà nel corso della stagione 2, quindi dovevo assicurarmi che quei blocchi narrativi siano al loro posto, in modo che la storia possa svilupparsi. E per noi, questo significava anticipare un pezzo della storia prima. Quindi, per me, si trattava di iniziare con le pagine di The Last Wish, ma poi avere la flessibilità di entrare e uscire da determinati momenti dei diversi romanzi."

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta la prima stagione di The Witcher? Ditecelo nei commenti.

Per altri approfondimenti leggete cos'ha detto la Hissrich sul futuro dello show e recuperate la nostra recensione in anteprima.