True Blood: Joe Manganiello parla del finale della sesta stagione (spoiler!)

Lo scorso 18 agosto si è conclusa la sesta stagione di True Blood, la serie tv vampiresca in onda la domenica sera sul network americano HBO. A parlare del finale di questo ciclo di episodi ci ha pensato Joe Manganiello, interprete del lupo mannaro Alcide Herveaux nel progetto televisivo creato da Alan Ball, che ha anche detto la sua sul cambio di showrunner e sul suo personaggio. Se volete saperne di più, seguiteci dopo il salto ma attenzione alle sorprese, soprattutto coloro che non sono in pari con la programmazione americana.

Attenzione spoiler! Partiamo dal finale. Manganiello pensa che Alcide abbia fatto il viaggio che si era prefissato di fare, anche se lui ha creduto di dover fare certe tappe, ma Charlaine Harris ed Alan Ball gli hanno fatto cambiare idea. L'attore ha poi parlato del rapporto tra il suo personaggio e gli altri lupi mannari, molto contrastato dopo l'uccisione di alcuni studenti che avevano espresso la volontà che i lupi di rivelassero al mondo e la bugia Alcide al gruppo sulla fuga di Nicole. Le cose sono andate come lui si aspettava, c'è una ragione per cui non ha voluto mai essere attivamente parte del gruppo, anche se ne è stato un membro ma ha lasciato per una ragione, pensava di cambiare le cose ma invece è stato un disastro totale, i lupi mannari sono cattivi ecco perché Alcide preferisce star loro lontano. Le cose non vanno bene neanche in amore e soprattutto nel sesso, dato che certi bonus hanno un costo. Le femmine della sua razza sono manipolatrici e ingannevoli, non si concedono per divertimento o gratis, e quella con cui riesci ad instaurare un rapporto può tradirti, come ha fatto Rikki. Su Brian Buckner, il nuovo showrunner, l'attore si è detto contento di lavorare con lui anche perché ha fatto si di tornare alle origini dello show. Buckner doveva subentrare nella seconda stagione, dato che Alan Ball doveva restarci solo un anno per poi tornare ad occuparsi dei film, ma poi la serie ha avuto successo e cosi Ball è rimasto cinque anni. Manganiello conclude dicendo di trovarsi in buone mani, dal momento che gli autori hanno avuto l'occasione di provare delle cose molto divertenti.