Watchmen, Damon Lindelof spiega la passività di Dr. Manhattan

Watchmen, Damon Lindelof spiega la passività di Dr. Manhattan
di

Come può un uomo dai poteri praticamente prossimi a quelli di un Dio come il Dr. Manhattan non cedere di tanto in tanto alla tentazione di cambiare il corso degli eventi, conoscendo già quello che sarà il futuro? Alla domanda ha provato a rispondere Damon Lindelof dopo il season finale della prima stagione di Watchmen.

Lo showrunner della serie HBO ha infatti definito Jon come un personaggio che, proprio per il suo essere al di sopra delle vicende umane e dello stesso scorrere del tempo, arriva a vivere con passività anche gli eventi che riguardano la sua stessa vita.

"Nel caso del Dr. Manhattan, quando lui vede il futuro questo sta già accadendo. E lui è un personaggio genuinamente passivo, spesso ha bisogno che gli si dica cosa fare. Nonostante sembri quindi rassegnato e passivo, in realtà non sta compiendo alcuna scelta consapevole perché quelle cose, per lui, sono già accadute. Ma questo ci conduce alla seconda parte della domanda, che è la più interessante. Nel corso di Watchmen tutto ciò che fa il Dr. Manhattan è rendersi conto che, finché lui sarà vivo, ci sarà sempre gente che vorrà ottenere i suoi poteri. E chiunque voglia ottenere il suo potere, molto probabilmente, non sarebbe in grado di gestirlo. Per cui dovrebbe probabilmente scegliere qualcuno che possa raccogliere la sua eredità in maniera responsabile" ha spiegato Lindelof, con ovvio riferimento a quanto accaduto nell'ultimo episodio di Watchmen.

Lo showrunner ha anche parlato di una possibile seconda stagione di Watchmen, dichiarandosi favorevole all'idea anche se dovesse esserci qualcun altro al suo posto.