Westworld 2: gli autori parlano dell'episodio 8 "Kiksuya"

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Mentre la seconda stagione di Westworld si avvia alla sua conclusione, gli autori hanno rivelato alcuni dettagli relativi all'ottavo episodio, "Kiksuya", da alcuni considerato fra i migliori della serie.

Carly Wray, che ha co-sceneggiato la puntata insieme allo scrittore Dan Dietz, in una recente intervista ha spiegato quanto sia stato emozionante realizzare l'episodio. Secondo Wray, già durante le riprese, dirette da Uta Briesewitz, HBO ha iniziato a rendersi conto delle enormi potenzialità della storia.

"Quando stavamo scrivendo la sceneggiatura e ci stavamo preparando per andare a girare in questi luoghi incredibili, ci sono stati momenti in cui l'unica cosa che speravamo era che la nostra storia non finisse per diventare la più stupida idea che lo staff di scrittura avesse mai avuto.Ma poi arrivi in questi posti incredibili, e Zahn e Julia diventano questi personaggi, e vedi il lavoro elevato oltre i tuoi sogni più sfrenati. E' stato in quei momenti che mi sono reso conto che era tutto reale, che stava accadendo davvero, e mi venivano i brividi perché più le riprese continuavano più vedevo il potenziale della puntata, che poteva diventare qualcosa di speciale e diverso."

Lo sceneggiatore ha rivelato anche le idee alla base della nascita della puntata. "L'idea è venuta da Jonathan Nolan e Lisa Joy. Più che un'idea, era un desiderio, la volontà di approfondire i personaggi della Tribù Fantasma nel corso della seconda stagione. Quando stai facendo una serie come Westworld, hai questo incredibile parco giochi di cowboy e indiani. Finora avevamo seguito sempre e solo i cowboy. Ma avevamo ancora questi personaggi, che sono stati creati nella prima stagione e che non avevano mai avuto il loro momento di gloria. Era un punto cruciale per Jonah e Lisa, quindi ho pensato di proporre la realizzazione di un intero episodio dal punto di vista di uno di quei personaggi. Inizialmente, doveva essere uno dei primi episodi, ma non eravamo convinti e volevamo due cose: che fosse un episodio, diciamo, quasi autoconclusivo, molto intimo, ma allo stesso tempo non doveva rappresentare una pausa dalla storia principale, in qualche modo doveva proseguirla. Dovevamo trovare un modo per far coincidere le due cose e una volta che ci siamo messi a lavoro, non ci siamo più fermati. È stato emozionante costruire una storia d'amore per questo personaggio che fino a quel momento avevamo davvero incontrato solo come una minaccia."

L'autore si è pronunciato sulla performance di Zahn McClarnon: "Zahn è un artista incredibile. La sua interpretazione rispecchia perfettamente quanta considerazione avesse del materiale di partenza e quanto desiderasse di dare corpo a questo personaggio, e questo aspetto era evidentemente fin dal primo giorno di lavoro. Eravamo estremamente aperti a tutti i suoi consigli, si può dire che dipendevamo da lui per certi aspetti. Desideravamo lasciare che Zahn corresse incontro al personaggio, per sondare le sue diverse profondità emotive. Molto spesso si preoccupava della tempistica. 'In queste scene quanto sono sveglio?', chiedeva in continuazione. 'Quant'è ampia la mia percezione delle cose? Mi ricordo di lei? A questo punto mi sento come se la ricordassi, ma devo ricordarla come si fa con un sogno?'. Faceva tutte queste strane domande e ha arricchito il viaggio emotivo del personaggio ben al di là dei miei più sfrenati sogni di scrittore. Ha reso l'idea di come sarebbe stato svegliarsi e rendersi conto di avere una famiglia, una vita e una personalità che ti erano state tenute nascoste. Ha scandagliato la tragedia del personaggio in un modo che non avrei mai potuto prevedere. Ha anche portato quel tipo di conoscenza culturale che, sin dall'inizio, quando Dan e io abbiamo iniziato questo processo, stavamo cercando. Volevamo avere il maggior numero di collaboratori nativi americani, per quanto possibile. Zahn ha davvero portato tutto questo background e questa nuova prospettiva allo storytelling. Momenti emotivi, la gestualità, la fisicità, tutte caratteristiche che rappresentano una mentalità nativa, estremamente diversa dalla nostra concezione occidentale. Ha portato elementi che non avrei neanche saputo come mettere sulla pagina."

Per quanto riguarda il futuro, Wray ha dichiarato: "La promessa alla fine dell'episodio 8 è che Akecheta e la Tribù Fantasma hanno finalmente un obiettivo, credono di sapere dove devono andare. La storia raccontata da Akecheta, e ciò che la Porta dovrà essere trovata quando il Portatore di Morte tornerà, quella storia non è finita. Scopriremo come il ruolo di Akecheta nel parco si intersecherà in modo sostanziale con le altre storie che abbiamo seguito in questa stagione."

Westworld 2 tornerà in onda lunedì 18 giugno su Sky Atlantic.