X-Files: 3 momenti che hanno fatto la storia della TV

X-Files: 3 momenti che hanno fatto la storia della TV
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Strutturalmente, la serie è stata un pioniere dell'equilibrio procedurale tra mitologia generale ed episodi indipendenti. Tutto questo ha dato a X-Files il suo peso emotivo nelle prime stagioni, ma con l'evoluzione della serie, gli episodi del mostro della settimana hanno preso il sopravvento come centro creativo e nevralgico della serie.

È difficile riassumere l'importanza di questa serie in sole tre caratteristiche, ma cercheremo di farlo con tre episodi che mostrano tutte le più importanti peculiarità della serie che hanno poi portato ad un cambiamento storico della concezione di serie televisiva.

Partiamo con lo straordinario "Previsioni", il quarto episodio della terza stagione che permise a X-Files di vincere i primi due importanti Emmy. Il primo andò allo scrittore Darin Morgan che aveva realizzato una sceneggiatura oscura e comica che alterava le regole della narrazione televisiva. L'altro andò alla guest star Peter Boyle per la sua performance benevola e divertente come sensitivo che aveva il dono di comunicare la morte delle persone. Come tutti gli episodi di Morgan, Previsioni metteva in mostra una storia dolcemente filosofica su quanto possa essere distruttiva l'ossessione per la morte e quanto sia vitale contrastarla connettendosi con altre persone. Questo si è rivelato il punto cruciale dell'intero spettacolo e ha dato spunto a decine di serie successive su come realizzare episodi leggeri pur trattando tematiche complesse. Fino a quel momento era difficile osservare una serie drammatica che univa l'oscurità alla comicità in maniera così solida da non risultare demenziale.

Sempre su questo contrasto oscurità/comicità, Vince Gilligan decise di trasformare X-Files in una sitcom con l'episodio "Vampiri" nella stagione 5. È considerato da molti come l'episodio più divertente dell'intera serie, ma anche la vera rottura della quarta parete con lo spettatore. In un espediente ispirato a un episodio del The Dick Van Dyke Show, Mulder e Scully non sono d'accordo sul fatto che il loro ultimo criminale fosse proprio un vampiro e il caso si svolge attraverso i loro occhi - una volta dal punto di vista di Scully e una volta da quello di Mulder - poiché entrambi ricordare la loro versione degli eventi. In parole povere i due protagonisti rivedono, insieme agli spettatori, uno dei casi più particolari e ricco di incongruenze. C'è spazio anche per un gioco mentale con la splendida interpretazione di Luke Wilson nei panni di Scully, uno sceriffo del Texas di una piccola città.

Concludiamo con Morte tra i ghiacci, l'ottavo episodio della prima stagione. Non si tratta in realtà del primo mostro della settimana andato in onda, ma si tratta della prima rappresentazione horror di X-Files. Mulder e Scully incontrano The Thing che li manda in un remoto avamposto dell'Alaska dove un team di ricercatori scientifici è entrato in contatto con un parassita che altera la mente. Ispirato alla storia del classico horror del 1982 di John Carpenter, "Ice" è il primo esempio della lunga tradizione dello show di trasformare la paura in un X-File. È una storia serrata e claustrofobica che mette alla prova la fiducia tra Mulder e Scully, creando quello che diventa un elemento centrale della loro collaborazione: possono salvarsi solo salvandosi a vicenda. Si basa anche sui dibattiti sul contenimento dei virus che sembrano particolarmente potenti nel 2020 e che ha rappresentato una la cultura distopica nella cinematografia contemporanea.

Ci saranno altre stagioni di X-Files? Inoltre, ecco a voi quali sono i complotti reali che hanno ispirato X-Files?