X-Files: la storia della sorella di Mulder, spiegata bene

X-Files: la storia della sorella di Mulder, spiegata bene
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X-Files è una serie televisiva ideata da Chris Carter e trasmessa dal 1993 al 2002 e successivamente a partire dal 2016 al 2018. La serie vede protagonisti due agenti dell'FBI, interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson, la cui attività si caratterizza per indagare su particolari casi di natura paranormale.

Tra queste indagini, la più celebre è quella riguardante la sorella di Fox Mulder Samantha Ann Mulder. Lei era la sorella minore dell'agente speciale dell'FBI e la figlia di Teena e Bill Mulder. Da bambina, Samantha venne rapita dagli alieni e mai più restituita. Fu proprio questa esperienza a spingere il fratello maggiore Fox ad unirsi all'FBI e poi prendere le redini della sezione X-Files.

Era la sera del 27 novembre 1973 quando Samantha Mulder fu misteriosamente rapita dagli alieni dalla casa di famiglia Mulder sulla Martha Vineyard all'età di soli 8 anni. Suo fratello maggiore Fox Mulder, che aveva 12 anni in quel momento, assistette inerme al rapimento e da lì ebbe inizio la sua ossessione per tutta la verità affinché potesse scovare la verità sugli extraterrestri per far luce su questo incidente inspiegabile.

Molti episodi dello show si sono concentrati sugli sforzi di Mulder di scoprire cosa fosse successo a sua sorella minore e conoscere la sua sorte o svelare il suo destino. Tuttavia, gran parte dei tentativi sono falliti. Uno spiraglio di luce si ebbe quando 22 anni dopo il terribile accaduto una donna si presentò da Mulder sostenendo di essere Samantha, di aver perso la memoria dopo il suo rapimento e di essere stata adottata da una nuova famiglia quando gli alieni tornarono sulla Terra nel 1979. Dichiarò che aveva provato a poco a poco a riacquistare la sua memoria per quanto riguarda la sua tragica infanzia durante l'ultimo anno prima del ricongiungimento con la sua vera famiglia e Mulder. Incredibilmente, questa persona si è poi rivelata essere uno dei numerosi cloni adulti di Samantha.

La vera storia di Samantha si rivela presumibilmente risolta nell'episodio conclusivo della settima stagione. In quell'episodio, Dana Scully osserva un nastro del 1989 in cui Mulder subisce l'azione di regressione attraverso la terapia ipnotica. In seguito, con l'aiuto di una medium, Mulder scopre che Samantha non è stata né rapita né uccisa, ma fu abbandonata dal proprio padre che aveva fatto un accordo segreto con gli alieni e aveva dato loro il permesso speciale per prendere sua figlia.

William Mulder aveva discusso di questo accordo preso con la Syndicate con la moglie Teena, per decidere quale figlio doveva essere dato agli alieni, ma lei aveva rifiutato di fare una scelta. William in seguito decise di scegliere Fox essendo il primogenito. Tuttavia, tale decisione venne sostituita dall'Uomo che Fuma che li ha costretti a prendere Samantha perché voleva che gli alieni testassero una femmina adolescente.

Infine Samantha viene menzionata nuovamente nel finale della serie, dove Jeffrey Spender testimonia al processo di Mulder che lui e Samantha sono cresciuti insieme nella base militare e lei è morta nel 1987 (ecco inoltre le 3 morti più clamorose di X-Files). A quanto pare Mulder lo sapeva, ma la volontà di portare avanti la sua ricerca gli faceva credere di poterla ancora salvare.

Sapevate, inoltre, che X-Files è considerata una serie che ha rivoluzionato il mondo della televisione?